Planimetrie catastali e revisione della rendita catastale

Per permettere che le imprese che possono godere dell’esenzione Imu e Tasi per gli imbullonati (macchine e impianti fissati al terreno) si vedano corretta la rendita catastale, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la procedura Docfa (Documenti catasto fabbricati).

La versione aggiornata

Scaricabile dal sito dell’Agenzia, il software aggiornato riporta alcune novità:

  • Gli immobili a destinazione speciale sono riconosciuti come sotto-categoria.
  • È istituito un nuovo tipo di documento per gli ex imbullonati.
  • Le entità tipologiche di costruzioni e aree sono identificate nell’elaborato planimetrico del corpo di fabbrica, cosicché si possa individuare lo specifico tipo edilizio relativo un singolo corpo, fra quelli fatti su uno stesso lotto su cui si è costruito.
  • È obbligatorio determinare la superficie catastale delle dichiarazioni sulla rappresentazione di planimetrie catastali mancanti.
  • Sono fatti adeguamenti generali.
  • Le dichiarazioni saranno in .pdf /A invece che in modo cartaceo.

Procedimento

Chi è interessato alla riduzione della rendita deve presentare un documento di aggiornamento catastale, in cui si propone il nuovo valore. Questo documento è di aggiornamento in variazione: per permettere l’individuazione, bisogna selezionare il tipo con codice “Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1. Comma 22, L. n. 208/”. Così negli atti catastali sarà inserita la richiesta di rideterminazione della rendita catastale, dopo che la dichiarazione di aggiornamento sarà inserita nella banca dati. L’annotazione comparirà quindi nella visura.

Il documento completo

Poiché non sono possibili delle semplificazioni, si dovrà preparare un documento completo, come se si dovesse fare un nuovo accatastamento. Ci sarà perciò bisogno delle planimetrie catastali (anche se sono uguali a quelle già presenti al Catasto), dei modelli che descrivono i beni e della stima delle opere nel loro insieme, come fatto solitamente per le pratiche “ora per allora” (“allora” è il primo gennaio 2016).  

La valutazione della rendita

La rendita è valutata osservando le precedenti disposizioni a riguardo e, in particolare per i profili tecnico-estimativi, quelle indicate nella circolare 6/2012, tranne il paragrafo 3 sulle componenti immobiliari che sono sottoposte a stima catastale.

Che cosa considerare

Nella valutazione della rendita bisogna tenere conto:

  • Della precedente dichiarazione.
  • Del fatto che l’ufficio potrebbe rettificare la rendita proposta.
  • Dei possibili risultati del contenzioso passato in giudicato sulla rendita.

La nuova dichiarazione di variazione

Può dare per certe eventuali valutazioni precedenti e condivise su componenti che dovranno restare nella determinazione della rendita catastale. Per gli impianti che saranno esclusi, le discordanze fra il dichiarante e l’ufficio non hanno più alcuna importanza. Eventuali errori potranno comunque sempre essere corretti nella nuova dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate deve approvare o rettificare la rendita proposta entro un anno.

Validità della versione precedente

La “vecchia” versione del Documento catasto fabbricati può essere usata fino alla fine di marzo 2016, tranne che per le pratiche di scorporo delle macchine. Le nuove dichiarazioni d’immobili produttivi, o le variazioni successive delle unità immobiliari, saranno pratiche catastali ordinarie, poiché già private del peso degli imbullonati.