Grazie alla chirurgia refrattiva si può ricominciare a vedere bene!
Negli ultimi tempi è diventato di uso comune per tutti coloro che soffrono di patologie legate alla vista rivolgersi alla chirurgia refrattiva in Italia per risolvere in modo risolutivo il proprio problema. I continui progressi della scienza medica e della tecnologia, combinati con l’esperienza di personale professionale ed esperto sono una ulteriore garanzia dell’efficacia e della sicurezza della chirurgia refrattiva. Mediante questa tipologia di interventi è diventato infatti possibile eliminare quasi tutte le patologie della vista collegate a un difetto di focalizzazione delle immagini sulla retina. Si tratta di patologie come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo che sono ormai diventate di massa, basti pensare che solo in Italia si stima che oltre 12 milioni di persone siano afflitte da miopia.
Al fine di decidere il momento più opportuno per ricorrere a un intervento di chirurgia refrattiva agli occhi il consiglio è quello di rivolgersi ad accurate visite specialistiche presso centri d’eccellenza del settore. Fastidi con cui fino a poco tempo fa si doveva giocoforza convivere per tutta la vita oggi grazie alla chirurgia refrattiva possono essere risolti per sempre in modo pratico e sicuro e senza il ricorso a fastidiosi ricoveri in strutture ospedaliere. Nei centri specializzati nella chirurgia refrattiva i pazienti vengono accompagnati in tutte le fasi dell’intervento e troveranno personale preparato e incaricato espressamente di fornire al paziente tutte le informazioni su ogni fase pre e post-operatoria. Per capire se si può ricorrere o meno a un intervento di chirurgia refrattiva è necessario però sottoporsi a tutta una serie di esami in modo da raccogliere dati utili agli specialisti per formulare una previsione dei risultati e pianificare l’intervento chirurgico nel modo più opportuno e sicuro per il paziente.
Per questo motivo potrebbe essere necessario eseguire alcuni test per misurare il difetto refrattivo come la Tomografia corneale, il Test di Schirmer, la Pachimetria, la Biometria con IOL Master, il riconoscimento idoneo con aberrometro Zywawe, il Test della dominanza oculare, l’Aberrometria e la Pupillometria. Spesso e volentieri gli oculisti consigliano di sospendere l’uso di lenti a contatto alcuni giorni prima dei test e nella maggior parte dei casi si tratta di esami molto rapidi. Quando un paziente entra in un centro di chirurgia refrattiva per la prima volta deve solitamente compilare un questionario in cui dovrà indicare l’eventuale presenza di allergia o di patologie presenti o passate, e dovrà dare il proprio consenso al trattamento dei dati personali e al consenso informato. Solo quando l’oculista avrà ritenuto sufficienti i dati raccolti mediante i test effettuati deciderà il modo più opportuno di risolvere la patologia del paziente esaminandone la parte posteriore dell’occhio. In questo modo l’oculista potrà finalmente consigliare al paziente come procedere e se eventualmente ricorrere a un intervento di chirurgia refrattiva. Negli ultimi anni gli interventi di questo tipo sono diventati assolutamente all’ordine del giorno non a caso sono migliaia i pazienti che decidono di ricorrere alla chirurgia refrattiva per correggere finalmente in modo risolutivo tutta una serie di patologie come i difetti alla vista forti, lo sbilanciamento tra un occhio e l’altro, l’intolleranza alle lenti o lo svolgimento di lavori in cui l’uso di lenti è proibito o sconsigliato.